Una volta fissato un appuntamento, la valutazione psicologica iniziale (1-3 colloqui) avrà lo scopo di chiarire innanzitutto la motivazione per cui la persona ha richiesto l’incontro e a grandi linee verranno concordati con la medesima gli obiettivi del trattamento, nonché illustrate le modalità e le tempistiche indicative dello stesso.
Si deciderà insieme se ci sono le condizioni per proseguire e su quale percorso orientarsi.
Come lavoro
Il mio lavoro come psicologa e psicoterapeuta è indirizzato a persone adulte, gruppi ed organizzazioni lavorative, principali destinatari dei miei interventi.
Valutazione psicologica iniziale
Scelta del percorso
In base a quanto emerso dalla valutazione psicologica iniziale, dunque alla natura della tematica portata dalla persona e agli obiettivi individuati, il percorso potrà assumere la forma di sostegno psicologico, counseling o psicoterapia : ciò che differenzia queste tipologie di intervento, da cui dipenderanno anche la sua durata, la frequenza e la metodologia utilizzata, riguarda la specificità dell’obiettivo, il livello di coinvolgimento dell’identità personale e di importanti aree del funzionamento della persona, la portata del cambiamento eventualmente necessario.
Cadenza e durata delle sedute
Le sedute hanno solitamente una cadenza settimanale ed una durata che varia tra i 50 e i 60 minuti circa. Il primo colloquio ha generalmente una durata superiore, in ogni caso non oltre i 90 minuti.
Modello teorico e tecniche psicologiche
Il modello teorico cui faccio prevalentemente riferimento nella pratica psicoterapeutica è quello cognitivo-costruttivista. L’unicità di ogni persona e di ogni storia di vita richiede tuttavia un approccio flessibile, personalizzato ed aperto alla revisione che, per quanto mi riguarda, non esclude il riferimento ad altri modelli teorici e tecniche psicologiche (ad esempio cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale, …) che possono fornire utili ed ulteriori elementi interpretativi e strumenti di lavoro. Qualora lo ritenga utile, propongo alla persona l’utilizzo del protocollo EMDR per lavorare sulle esperienze traumatiche.
Tra i miei interessi professionali e strumenti di lavoro rientrano le tecniche di rilassamento – quale il training autogeno – come strumenti integrativi per promuovere il benessere personale e ridurre lo stress, l’utilizzo della fotografia in ambito psicologico e la psicologia di ispirazione giapponese sul potere terapeutico dell’azione.
Coinvolgimento attivo cliente
Nel mio modo di lavorare il cliente è attivamente coinvolto nel percorso intrapreso, ecco perché a volte si potrà proporre l’utilizzo di esercizi o schede di lavoro.
Realtà virtuale
In caso di traumi legati a luoghi specifici, fobie (ad es. claustrofobia, agorafobia, fobia sociale, …), difficoltà nella gestione del dolore, così come per ottenere uno stato di rilassamento in modo più veloce e profondo e recuperare le energie, mi avvalgo del dispositivo per la realtà virtuale (VR) Limbix. Dopo aver fatto indossare un visore (mascherina che consente di visualizzare luoghi e situazioni in 3D) al cliente, attraverso un Ipad ad esso collegato lo guido attraverso specifici ambienti virtuali che posso manipolare al fine di ottenere l’obiettivo desiderato: desensibilizzazione di luogo o stimolo, oppure rilassamento e benessere psico-fisico. La scelta relativa all’opportunità di utilizzo del dispositivo e alla fase della terapia in cui inserirlo, sono a discrezione del terapeuta.